Falchi e Cavalli

Due degli animali che hanno accompagnato l’uomo nella storia sono il cavallo ed il falco.
Questi due animali così differenti tra loro hanno invece molte similitudini.

Nonostante vengano domati o addestrati mantengono uno spirito libero e un profondo istinto che li rende speciali, e la loro fierezza e nobiltà non verranno mai intaccate nel tempo.

Sono proprio queste caratteristiche che portano ancora oggi l’uomo ad ammirare tale perfezione della natura, e spesso ci si sofferma con la testa verso l’alto, ad osservare il volo di un falco che veleggia nel cielo oppure a guardare in un pascolo un cavallo che galoppa a testa alta .

Per riuscire ad avere un rapporto di complicità con questi animali occorre tanta costanza, e una dote naturale che porti ad interpretare i loro comportamenti, assecondandoli per ottenere un meraviglioso rapporto di fiducia.

La Falconeria è un’arte ma, soprattutto, deve essere gran passione e voglia di vivere come diretto spettatore, impressionanti acrobazie aeree e scene di vera caccia dove è sovrana la legge della natura. Quella dove vince il più forte, la continua lotta per la sopravvivenza di preda e predatore.

Il falco trova nel falconiere una sorta di compagno di caccia, nella collaborazione con esso occasioni di catturare prede, e al  tempo stesso la garanzia di avere sempre un pasto che possa saziare la sua vorace fame. Inoltre un rifugio dove nessun altro predatore potrà fargli del male.

Nessuna ricompensa in cibo sarebbe per il falco tanto allettante da volare al pugno del suo falconiere, se prima non avesse un’immensa fiducia verso di lui!

Il falconiere non è solo un detentore di rapaci, ma è una persona che ha scelto uno stile di vita fatto di sacrifici. Per raggiungere anche il più piccolo risultato sono necessarie ore di prove e tanta dedizione. E’ una passione che riempie e  porta ad allontanarsi dal mondo moderno, creando uno spazio esclusivo.

Addestramento e doma

Addestrare un falco o domare un cavallo sono due fasi molto importanti, dove l’addestratore o domatore deve interagire con l’animale, dandogli dei segnali, con esercizi ripetitivi e sempre più complessi.

Tutti gli animali hanno un cervello con cui memorizzano suoni e gesti, tutto quello che noi dobbiamo fare è farli associare ad una loro reazione.

Questo è possibile se ad un nostro “comando”  e alla loro successiva “reazione” noi colleghiamo una “ricompensa”.

Bisogna anche tener presente la natura di ogni animale, e di conseguenza porsi nei suoi confronti nel modo opportuno.

Nel caso di un rapace, quindi predatore, bisogna fargli capire che in presenza del falconiere  avrà occasioni di cacciare. Esso stanerà per lui le prede agevolandolo nella cattura, e in caso questa non avvenisse, sarebbe comunque una fonte di cibo.

Ricordiamoci anche che un falco è in cima alla catena alimentare e che per sopravvivere deve uccidere per cibarsi. Per farlo deve volare e sfruttare molte energie corporee ma una volta in esubero di peso non sprecherà le energie accumulate inutilmente. Basta aver visto un documentario sui leoni e si può comprendere quanto questi animali siano attivi e feroci nel procacciarsi cibo e quanto siano pigri e svogliati quando sazi.

In pratica possiamo paragonare un falco ad un atleta dove la sua prestazione è dipesa da un’ottimale peso e forma fisica.

Invece il cavallo è un erbivoro, e come tale è un animale che allo stato brado ha vita di gruppo e dove ha un ruolo stabilito dal capo branco.

Il problema sorge quando il cavallo che abbiamo di fronte vuole essere dominante. In quel caso bisogna essere molto attenti e molto decisi perché ogni volta che ci si porrà nei suoi confronti si dovrà fargli capire quali sono i ruoli.

In questo caso noi dobbiamo suscitare in lui rispetto e autorità senza dover necessariamente usare le maniere forti, ma dando sempre comandi decisi e inequivocabili, insistendo fino a quando non si ottiene il risultato voluto.

Anche nel caso di un cavallo remissivo la cui difesa principale è la fuga, bisognerà fare  molta attenzione, i comandi dovranno essere sempre molto chiari ma mai troppo bruschi perché potrebbero suscitare tensione controproducente.

Detto questo credo di aver fatto un quadro, seppur molto marginale, del significato di addestramento e doma.

Concludo dicendovi che non conta quanto tempo impiegherete, ma se userete pazienza e costanza un animale alla fine ricompenserà sempre i vostri sforzi e sacrifici, ripagandovi con immensa soddisfazione.